Ecoscambio

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L’ecoscambio è il vero esempio di economia circolare.

La possibilità data agli utenti di prendere qualcosa e di portare qualcos’altro. In questo modo “non si  butta ma si riutilizza un bene che anzicchè finire in discarica ritora nella casa di qualcun altro. L’iniziativa ha risosso un enorme successo tatnto è vero che è allo studio una ulteriore apertura rispetto ai giorni attualmente stabiliti.

… Estratto dell’intervista… In pratica uno spazio dove si possono portare oggetti non più utilizzati e metterli a disposizione di altri. E nel frattempo, magari, portare a casa qualcosa di cui se ne ha più bisogno: libri, elettrodomestici, apparecchiature elettriche, computer, accessori, ma anche giocattoli, mobili e articoli di arredo attendono un nuovo proprietario all’interno della sede dell’azienda di igiene urbana dove è stata allestita una sala ad hoc. I residenti del comune di Bacoli possono così recarsi presso lo sportello durante i giorni e gli orari di apertura (ogni martedì e sabato dalle 9:30 alle 11:30, ma se l’esperimento funziona gli orari saranno ampliati) per donare ciò che non usa più o, come in una sorta di mercato dell’usato, scegliere e ritirare il prodotto di proprio interesse.
È chiaro: abbiamo bisogno di gestire al meglio i rifiuti. E come dimostra l’esperienza e l’appello della SanFelice si deve trovare il modo di costruire impianti a km zero per smaltirli al meglio. Oppure, evitare di produrre rifiuti. Anche questo a tendere sarebbe una bella cosa. Magari con l’aiuto degli addetti ai lavori. Sicuramente Valentina Sanfelice di Bagnoli non si tirerà indietro. Prova ne è l’ecoscambio che “contribuisce a infondere la cultura del riuso che insieme al riciclo e alla riduzione dei rifiuti costituisce un passo fondamentale per favorire processi di sviluppo sostenibile“. Così facendo possiamo ridurre enormemente le quantità di rifiuti da smaltire e, di conseguenza, anche i costi per il loro smaltimento.

Ecco alcuni esempi di cosa facciamo